Consigli

  • È importante richiamare l'attenzione sulla pulizia della canna fumaria da eseguirsi con professionalità e da affidare a chi sa come effettuarla, nel rispetto della sicurezza e per evitare disastri nella stanza che la ospita. Bisogna sapere che i combustibili solidi, quando bruciano, producono polveri, acidi, ceneri e sostanze catramose. L'insieme di questi materiali viene aspirato dalla canna fumaria, dove si deposita in gran parte sotto forma di fuliggine. Quando il deposito di fuliggine è eccessivo, si forma uno strato di spessore che riduce la capacità di aspirazione della canna fumaria, riducendone il diametro. Conseguenze estreme di questo stato di cose possono essere l'ostruzione della canna fumaria, specialmente nelle sue parti ricurve con rischio di dispersione dei fumi nell'ambiente che ospita il camino o in vani ai piani superiori (nel caso la canna fumaria non sia stata ben isolata, infatti il fumo può trovare crepe o interstizi per nuove vie d'uscita soprattutto in edifici d'epoca o storici), finanche al rischio incendi nel camino.

    Tre i motivi principali, quindi, per un periodico lavoro di pulizia della canna fumaria:

    • Il rischio di incidenti: il risanamento, la pulizia e il controllo programmato delle canne fumarie eliminano il rischio di incidenti da corrosione, oppure incidenti dovuti a ritorno del monossido di carbonio.
    • Il risparmio energetico: una manutenzione ordinaria e la messa a norma della canna fumaria possono evitare l'aumento del consumo del combustibile, una cosa che sicuramente avviene con un impianto sporco o non idoneo.
    • La salvaguardia dell'ambiente: il controllo dei tiraggi e delle combustioni diminuiscono in maniera sostanziale le emissioni nocive nell'atmosfera e le ricadute di particolare incombuste nell'ambiente circostante.